Il pomeriggio si trascinava, monotono, la musica ad alleviare parzialmente la solitudine, vicini eppure lontani, il fiotto di parole si è esaurito, il momento è triste perché siamo entrati in un tunnel e non si vede la via d'uscita. L'immagine non è molto originale, però rende l'idea, si procede a tentoni, a volte ci si ferma nell'attesa di un improbabile evento. Tu cammini sul lato destro, io su quello sinistro, nel mezzo del tunnel scorre il fiume, è profondo non si riesce ad attraversare e non c'è barca sufficiente a reggere il peso di anni d'incomprensione. È successo altre volte in passato, poi con un ponte mobile di zattere siamo riusciti a passare dallo stesso lato, ma oggi non c'è nulla, nemmeno un pezzo di legno. Nel buio abbiamo acceso una candela e la sua storia è diventata la nostra storia. <<All'inizio era una candela giovane e forte, non appena era stata accesa brillava di una luce vivida e resisteva a qualsiasi soffio di vent...